I decreti attuativi della riforma del Terzo settore: a che punto siamo?

Il 2 agosto 2018 scade il termine per adottare i decreti che, tra le altre cose, dovranno definire il nuovo quadro delle normative fiscali. Gli aspetti della Riforma che ancora attendono di essere attivati, però, sono diversi e numerosi: ad esempio, l’istituzione del Registro Unico e le modalità di esercizio delle funzioni di controllo e monitoraggio sugli ETS. SI tratta di questioni che necessitano di risposte urgenti e che sono di grande importanza per tutto il Terzo settore.

Per ogni approfondimento rimandiamo al sito forumterzosettore.it ove è riportato il prospetto con tutti gli atti previsti dai vari Decreti legislativi della legge delega di riforma (situazione aggiornata al 21 giugno 2018).

 

  • Daniele

Terzo settore: il punto sulla riforma

Il completamento della riforma del Terzo Settore ha comportato (e comporterà ancora) l’emanazione di ulteriori atti normativi finalizzati a dare concretezza ai principi, alle misure e agli interventi previsti dai decreti attuativi.

Questi i provvedimenti ad oggi adottati:
1. 13 Novembre 2017 – Atto di indirizzo emanato dal Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, per l’individuazione degli obiettivi generali, delle aree prioritarie di intervento e delle linee di attività finanziabili attraverso il Fondo per il finanziamento di progetti e di attività di interesse generale nel Terzo settore, di cui all’art. 72 del Codice del Terzo settore, nonché attraverso le altre risorse finanziarie destinate al sostegno degli enti del Terzo settore.
2. 14 novembre 2017 – Decreto direttoriale n.326/2017 emanato dal Ministero del Lavoro contenente l’“Avviso n. 1/2017 per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell’articolo 72 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 – anno 2017”.
Il provvedimento è finalizzato alla disciplina dei criteri di selezione e di valutazione, nonché alle modalità di assegnazione ed erogazione del finanziamento, alle procedure di avvio, attuazione e rendicontazione degli interventi finanziati indicati dall’Atto di indirizzo.
Con decreto direttoriale del 29 dicembre 2017 (in corso di registrazione presso gli organi di controllo) sono stati ammessi al finanziamento 78 progetti per un importo complessivo di quasi 34 milioni di euro.
3. 16 novembre 2017 – Decreto del Ministro del Lavoro, che stabilisce la disciplina attuativa per la fruizione dei contributi destinati alle organizzazioni di volontariato per l’acquisto di autoambulanze, autoveicoli per attività sanitarie e beni strumentali.
4. 28 novembre 2017 – Firmato protocollo d’intesa tra il Ministero del Lavoro, l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), l’Agenzia del Demanio (AD) e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), finalizzato a conseguire un’efficiente gestione dei beni immobili pubblici inutilizzati e dei beni mobili e immobili confiscati alla criminalità organizzata, da destinare allo svolgimento delle attività degli enti del Terzo settore.
Mediante il recupero di questi beni, le attività sono rivolte alla riqualificazione dei territori degradati, al miglioramento del contesto urbano e sociale, all’incentivazione di iniziative di diffusione di legalità e all’inclusione sociale dei soggetti svantaggiati.
5. 21 dicembre 2017 – Decreto emanato dal Ministro del Lavoro di nomina del Comitato di gestione della Fondazione Italia Sociale.
Al Comitato è affidato il compito di amministrare la Fondazione, il cui obiettivo è quello di sostenere la realizzazione e lo sviluppo di interventi innovativi da parte degli enti di Terzo settore.
6. Dicembre 2017 – Sottoscritti accordi di programma con tutte le Regioni e le Province autonome per il sostegno delle attività di organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale operanti a livello territoriale: queste attività sono finanziate da risorse statali, pari a 26 milioni di euro, ripartite tra le Regioni e Province autonome.
7. 29 dicembre 2017 – Circolare interpretativa emanata dal Ministero del Lavoro avente per oggetto prime indicazioni su questioni di diritto transitorio inerenti al Codice del Terzo settore. In particolare, la circolare è finalizzata a fornire elementi utili alla disciplina del periodo transitorio intercorrente tra l’entrata in vigore del Codice e l’operatività del Registro unico nazionale del Terzo settore.
8. 11 Gennaio 2018 – DPCM emanato dalla Presidenza del Consiglio per istituire la Cabina di regia interministeriale di coordinamento della riforma. La Cabina, di cui all’art. 97 del Codice del Terzo settore, ha il compito di coordinare, in raccordo con i ministeri competenti, le politiche di governo e le azioni di promozione e di indirizzo delle attività degli enti del Terzo settore.

Questi gli atti normativi in fase di elaborazione:
1. Decreto interministeriale per l’individuazione dei criteri e dei limiti delle attività strumentali e secondarie di cui all’art. 6 del Codice, diverse da quelle di interesse generale, da esercitarsi parte degli enti di Terzo settore.
2. Dpcm di definizione delle modalità e dei termini per l’accesso al riparto del cinque per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche degli enti destinatari del contributo, nonché delle modalità e dei termini per la formazione, l’aggiornamento e la pubblicazione dell’elenco permanente degli enti iscritti e per la pubblicazione degli elenchi annuali degli enti ammessi, di cui all’art. 4 del dlgs. n.111/2017
3. Atti normativi di attuazione del dlgs. n.112/2017 che disciplina l’impresa sociale.
4. Decreto interministeriale relativo alla fruizione del credito d’imposta da parte delle Fondazioni di origine bancaria, che finanziano il sistema dei Centri di servizio per il volontariato.

Nel frattempo, il Governo resta in attesa dell’ok da parte di Bruxelles sull’impianto fiscale introdotto dalla Riforma. In merito, il sottosegretario Bobba ha dichiarato: «il fascicolo è stato presentato alla Commissione, ad oggi però è difficile fare previsione sui tempi della loro risposta».

  • Daniele Massazza

E tre … tutti in Gazzetta i decreti della riforma Terzo Settore

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 2 agosto e subito entrato in vigore. E’ il D.Lgs. 3 luglio 2017, n. 117, che attua la delega per la riforma del terzo settore contenuta nella legge 6 giugno 2016, n. 106.

104 articoli per disciplinare la vita ed il futuro degli enti del terzo settore in generale, il volontariato, le associazioni e le fondazioni del terzo settore, le associazioni di promozione sociale, le società di mutuo soccorso…

Tante novità, alcune belle, altre decisamente meno … Quel che è certo è che, dal 2 agosto, è partito il conto alla rovescia per molte Società di Mutuo Soccorso che dovranno decidere “cosa fare da grandi”.

Il tempo non manca: anche se il codice è già in vigore da oggi, al Ministero del Lavoro è stato riservato un anno di tempo per emanare il relativo decreto attuativo. Dovrà infatti essere data completa operatività al Registro unico nazionale del Terzo settore il quale accoglierà, in luogo dei differenti registri già vigenti, tutti gli enti che intendano accedere ai benefici previsti nel Codice stesso.

Calcolati i tempi tecnici necessari per queste e alcune altre imcombenze varie (e restando anche un pochino ottimisti), direi che nel giro di 18 mesi le cose dovrebbero andare a regime.

Il consiglio è quello di cominciare a leggere e familiarizzare con la nuova normativa che, per le Società di Mutuo Soccorso, vuol dire legge 106/2016 con i relativi decreti attuativi (111, 112 e appunto, 117 del 2017) e, ovviamente, con l’aggiornamento ignorante della legge 3818/1886… e magari, al rientro dalle vacanze, cominciare a fare due parole con i vostri consulenti.


Codice del Terzo settore, a norma dell’articolo 1, comma 2, lettera b), della legge 6 giugno 2016, n. 106. (17G00128)
(GU n.179 del 2-8-2017 – Suppl. Ordinario n. 43)
Vigente al: 3-8-2017

  • Daniele Massazza

Riforma terzo settore

Lo scorso 28 giugno il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva i Decreti Legislativi sul Codice del Terzo settore, sulla revisione della disciplina in materia di impresa sociale e sulla disciplina dell’istituto del cinque per mille dell’imposta sul  reddito delle persone fisiche.

I testi sono ora al Dipartimento Affari Giuridici e Legislativi per le verifiche formali e saranno quindi inviati al Presidente della Repubblica per la firma e infine alla Gazzetta Ufficiale per la pubblicazione.

Testo Codice Terzo Settore dopo Consiglio dei Ministri

 

Schema decreto 5 per mille

 

Dlgs Impresa sociale dopo Consiglio dei Ministri

 

  • Daniele Massazza

Schema di decreto legislativo recante codice del Terzo settore (417)

Qualche giorno fa avevamo segnalato che il Consiglio dei ministri del 12 maggio scorso aveva approvato, in esame preliminare, i decreti che completano l’attuazione della delega sulla riforma del terzo settore. Ora il testo è passato alle Commissioni Parlamentari competenti alla Camera e al Senato che avranno 30 giorni per esprimere il loro parere, obbligatorio ma non vincolante.
Nell’area riservata ai Servizi per le Società è possibile prendere visione del testo in discussione, cioè dell’ATTO DEL GOVERNO SOTTOPOSTO A PARERE PARLAMENTARE Trasmesso alla Presidenza il 19 maggio 2017 – Schema di decreto legislativo recante codice del Terzo settore (417).
Buona lettura …

– Daniele Massazza