Domanda agli amici Presidenti di una SOMS

Più che un post, oggi pubblichiamo una domanda a tutti gli amici che ricoprono la carica di Presidente di una Società di Mutuo Soccorso o che sono stati eletti all’interno dei diversi Consigli Direttivi locali, regionali, nazionali.

La legge 3818/1886 e successive (tristi) modifiche, tra le altre cose, all’articolo 1 stabilisce che “Le societa’ di mutuo soccorso … perseguono finalita’ di interesse generale, sulla base del principio costituzionale di sussidiarieta’, attraverso l’esclusivo svolgimento in favore dei soci e dei loro familiari conviventi di una o piu’ delle seguenti attivita’:
a) … … ….
b) … … … …
c) … … …
d) erogazione di contributi economici e di servizi di assistenza ai soci che si trovino in condizione di gravissimo disagio economico a seguito dell’improvvisa perdita di fonti reddituali personali e familiari e in assenza di provvidenze pubbliche.

Da notare che le attività vanno svolte ad esclusivo favore dei soci e dei loro familiari e che  il paragrafo d) non fa alcun cenno alla ragione per cui il socio si trovi in condizioni di disagio economico gravissimo.

Tradotto in italiano significa che, tra le attività che ti sono consentite per legge, non c’è alcuna azione di sostegno economico ai profughi che fuggono da una guerra (a meno che non siano tuoi soci) ma è previsto che tu possa attivarti a favore di un socio over50 rimasto senza lavoro perchè, per motivi suoi, non ha voluto vaccinarsi.

Ora, senza riprendere tutte le assurde polemiche novax/provax che ritengo degne solo di un Paese politicamente e socialmente immaturo, ditemi, a prescindere dal punto di vista da cui la guardate, è una legge pensata e scritta con il culo o no? E’ una legge da riscrivere o no?

Datevi una risposta e agite di conseguenza…

Daniele Massazza

La gravidanza è una malattia?

Madonna del Parto, Antonio Veneziano, XIV sec., Pieve di San Lorenzo a Montefiesole

La gravidanza è una malattia? Potrà sembrare una domanda stupida o provocatoria, ma …

… nasce in seguito ad un incontro con un’associazione che abbiamo recentemente contattato per valutare l’eventualità di una collaborazione a favore delle Società aderenti a SOMS Insieme. La logica che ci ha spinti a cercare questo incontro è molto semplice: anche per chi lo vuole, avere un figlio è spesso difficile, soprattutto in tempi di crisi come questi. I costi, nella migliore delle ipotesi, restano alti; le tutele, quando va bene, rimangono non del tutto adeguate; i punti nascita (ogni riferimento NON è assolutamente casuale) si sacrificano sull’altare dei tagli alla spesa e delle convenienze politico-amministrative … In una situazione di questo tipo, che sul territorio nazionale è tutt’altro che omogenea, dovrebbe essere normale per una Società di Mutuo Soccorso poter intervenire a favore delle proprie socie. Dovrebbe …

… come molti ricorderanno, però, nella sua anacronistica revisione del 2012, la legge 3818 prevede che, per essere tale, una Società di Mutuo Soccorso debba svolgere almeno una delle seguenti attività:

    “…

  • erogazione di trattamenti e prestazioni socio-sanitari nei casi di infortunio, malattia ed invalidità al lavoro, nonché in presenza di inabilità temporanea o permanente;
  • erogazione di sussidi in caso di spese sanitarie sostenute dai soci per la diagnosi e la cura delle malattie e degli infortuni;
  • erogazione di servizi di assistenza familiare o di contributi economici ai familiari dei soci deceduti;
  • erogazione di contributi economici e di servizi di assistenza ai soci che si trovino in condizione di gravissimo disagio economico a seguito dell’improvvisa perdita di fonti reddituali personali e familiari e in assenza di provvidenze pubbliche.”

e che non possa “svolgere attività diverse da quelle previste” dalla legge stessa.

Sarà un caso ma, una volta di più, gli autori del nuovo testo si sono giocati malamente una buona occasione di migliorare la legge del 1886 e renderla una legge davvero moderna… a meno di non considerare la gravidanza una malattia o un infortunio…

Non sarebbe logico poter offrire lo stesso supporto garantito a chi va in ospedale per farsi operare di prostata o di emorroidi anche a chi ci va per partorire?

Abbiamo quindi pensato di scrivere alle due più importanti realtà nazionali del Mutuo Soccorso (AISMS e FIMIV), al Coordinamento regionale delle Società di Mutuo Soccorso e ad alcuni personaggi che, a livello politico, si stanno occupando di Mutuo Soccorso e di riforma del Terzo Settore, per sentire la loro opinione in merito.

Secondo noi, qualche spazio di manovra potrebbe esserci…

  • Daniele Massazza