Riflessioni sulla monnezza


Ormai da qualche mese, in ordine sparso, i media locali stanno dedicando articoli e servizi sull’adozione e il debutto del “tanto atteso” nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti. Il 2018 sembra essere finalmente l’anno giusto per molti paesi della zona. Per Tortona, invece, si dovrà aspettare il 2019.
Naturalmente, ci sarà un “periodo di rodaggio” e il sistema di tariffazione definitivo, che se non abbiamo capito male sarà comunque ampiamente influenzato dalle scelte dei singoli comuni, dovrebbe andare in vigore nel 2020.
In ogni caso, a partire da quest’anno, in molti cominceranno con il nuovo sistema.
Detto ciò, onde evitare che qualcuno se ne venga fuori con la solita scusa del “bisognava dirlo prima”, riproponiamo alcune riflessioni pubblicate sulle nostre pagine il 30 novembre 2015 (vedi “Solo, anziano, ammalato … il bersaglio migliore per la Raccolta Differenziata”).

Nel grande e redditizio mondo della monnezza, lo slogan con cui spesso vengono pubblicizzate queste “rivoluzioni” è il sempreverde “Chi più inquina, più paga”. In soldoni, “chi produce più rifiuti è giusto che paghi tariffe più alte“. In apparenza, un principio inattaccabile … fino a che non ci si chiede: la produzione di rifiuti è sempre frutto di un comportamento individuale ponderato e voluto, di una libera scelta?
Qualcuno pensa di sì.

A quel qualcuno regaliamo qualche immagine per aiutarlo a riflettere e a comprendere meglio…

Avremmo potuto scegliere immagini di situazioni più comuni …

… ma sappiamo che esistono pannolini lavabili e riutilizzabili e che una mamma, dopo una giornata di lavoro e un po’ di lavori in casa, ha ancora un sacco di tempo e di forze per mettersi a lavare i pannolini e, soprattutto in tanti palazzi, esistono ampi spazi per stendere la biancheria ad asciugare…

Quindi, lasciamo perdere quelli che ricevono il bonus bebè e poi lo spendono volontariamente in pannolini inquinanti e concentriamoci su quelle persone che, ad un certo punto della loro vita, decidono di ammalarsi o di invecchiare e scelgono di condividere le loro giornate con pannoloni, cateteri, sacche per stomizzati, traverse, flebo, medicazioni; su coloro i quali, tra quanto concesso gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale, rifiutano la scelta di presidi e dispositivi ecologici di nuova generazione per intestardirsi su quelli più vecchi ed inquinanti.

Siamo proprio sicuri di essere di fronte a persone che producono rifiuti volontariamente e che quindi meritano di pagare tariffe più alte?

Siamo proprio sicuri che una Società per Azioni debba andare a cercare reddito (perchè di questo si tratta) proprio nelle pensioni di vecchiaia o di invalidità, nei bonus e nei contributi sociali?

Non sarà il caso di buttare alle ortiche gli slogan da pseudo-ambientalisti e cominciare a studiare PER TEMPO il modo di differenziare anche i differenziatori?

Magari qualcuno lo sta già facendo e, in questo momento, sta già prendendo in considerazione tutta una splendida serie di correttivi… Non avendone ancora avuta notizia, noi, nel nostro piccolo ci permettiamo di fare presente la situazione e di postare questo suggerimento.

– Daniele Massazza

P.S. A Tortona, la nuova differenziata prenderà il via dopo le elezioni amministrative… guardate che potrebbe essere anche un buon argomento per la campagna elettorale, sia per quelli che stanno all’opposizione, sia per chi governa la città e, presumo, vorrebbe continuare a farlo.

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